Atmosfere cupe, demoni ammassati su cumuli di carne, denti aguzzi, ombre spaventose, mani zombiesche che escono dai tombini di una città silenziosa e cupa. Sembra di stare di fronte alle tavole di un numero di Dylan Dog, ma non è così. Stiamo parlando infatti del numero speciale della DC “Batman & Dracula: Red Rain”.
Batman e Dracula: l’origine del fumetto
Dimenticatevi dei soliti villain del Cavaliere Oscuro. Ma tenete da parte la fibrillazione della rivendicazione, perché anche in questa avventura il nostro vecchio Bruce Wayne deve affrontare i soliti problemi dell’urbe corrotta: ossia droga, prostituzione, politici e inquinamento. Ma stavolta lo fa con un tocco più horror lasciandoci immaginare, per una volta, cosa sarebbe potuto accadere se l’uomo pipistrello più amato dei fumetti avesse incrociato nel suo cammino un altro volatile della notte: Dracula.
Il numero speciale comparì negli Elseworlds nel 1991, gli storici albi della DC Comics in cui i classici eroi venivano strappati dal loro abituale contesto per essere inseriti in mondi paralleli. Si trattò della prima di tre graphic novel che composero la trilogia di Batman e Dracula (Batman & Dracula: Red Rain (1991), Bloodstorm (1994) e Crimson Mist (1998)). Il Cavaliere Oscuro resta il protagonista indiscusso, come anche la città di Gotham insieme a tutti i problemi che la affliggono.
Batman e Dracula come due facce della stessa medaglia
Batman e Dracula sono due personaggi popolari diventati dei veri e propri miti. Tradotti in pellicole cinematografiche di ogni genere e citati in vari libri e anche in fumetti. Sembrerebbero due personalità distanti anni luce. D’altronde l’uno è un eroe dei giorni nostri, l’altro un non-morto che prende ispirazione da un sovrano rumeno del VI secolo. Ma guardandoli più da vicino, i due personaggi possono sembrare molto simili ed hanno molto in comune, oltre all’animale totemico che li contraddistingue.
Batman si nasconde dietro la maschera di Bruce Wayne, un uomo ricco e lussurioso, ma allo stesso tempo generoso e molto gentile. Nonostante la sua popolarità, Bruce preferisce la vita solitaria, come anche il suo alter ego Batman, oscuro, riflessivo e piuttosto serio. Il Conte Dracula invece è noto per essere stato in vita un uomo nobile e ammirevole. Ma con la sua trasformazione in vampiro diventa vizioso, misterioso, ingannevole e capace di azioni crudeli. Entrambi quindi dimostrano una doppia vita e anche se spesso Bruce, nelle vesti di Batman, vacilla in direzione di empietà di vario genere, non si lascia mai andare a nessuna forma di perfidia.
Ma i pipistrelli escono di notte. Sono dei grandi osservatori, si nascondono come ratti per poi calare giù, attraversando grondaie e defilando sui marciapiedi. Affrontano il silenzio lasciato dai ben pensanti di giorno. Ma se spesso il pipistrello è associato al male, Batman lo sceglie non tanto per la sua oscurità, bensì per trasformare le sue paure e affrontarle. Nel Medioevo il pipistrello era invece il simbolo del demonio poiché veniva gettato nel calderone dalle streghe per evocare il Diavolo. In realtà si dice che il creatore del Conte Dracula, Bram Stoker, abbia trovato l’ispirazione del volatile dopo un’indigestione di gamberetti che gli fece sognare di essere inseguito tutta la notte da un pipistrello uscito da una tomba.
La sinossi della graphic novel
Nel numero speciale di Batman e Dracula non troviamo nessuna banale lotta tra bene e male. Ad affacciarsi è invece un vampiro stanco che ha attraversato lunghi secoli e ora si ritrova ad essere minacciato dal suo stesso destino. “Il predatore è affetto dalle stesse malattie della preda”, dice Dracula a Gordon “è il vostro sangue che mi rende pazzo, perché voi siete pazzi”. A Gotham, il Conte Dracula e i suoi servi assetati si nutrono del sangue dei senzatetto. Così Batman, aiutato da un’adepta di Dracula, Tanya, sceglie di diventare anch’egli vampiro per affrontare l’altro pipistrello. Tuttavia non riesce a gestire la sua nuova natura, tanto che si scaglia addosso al suo iconico nemico, il Joker, uccidendolo, e implora Alfred Pennyworth e Gordon di piantargli un paletto nel cuore per interrompere quell’inferno.
Dracula da sempre ha rappresentato il mito con cui fare una denuncia al male sociale. E anche in questo strepitoso fumetto, sceneggiato da Doug Moench, disegnato da Kelley Jones e reso pastoso dai colori di Malcolm Jones III, diventa lo specchio del sottosuolo di una metropoli presa di mira, ancora una volta, dalle bande criminali.
Elisabetta Di Cicco