John Lennon – L’uomo che cantava per la pace, ma che pace non ebbe mai.

Il 9 Ottobre del 1940, nell’iconica Liverpool, nasceva John Winston Lennon, uno dei cantautori e attivisti più importanti di tutti i tempi, fondatore di una band che sicuramente non ha bisogno di presentazioni: i Beatles.
Lennon nacque mentre era in corso un raid aereo tedesco della seconda guerra mondiale[, la ribellione era quindi parte di lui già dalla nascita. La madre Julia, alla quale Lennon fu sempre molto legato, gli diede come secondo nome Winston, in onore dell’allora primo ministro Winston Churchill. Nel 1942 i genitori di John si separarono e nel 1945 il padre, Alfred, decise di portare suo figlio con sé in Nuova Zelanda. John si rifiutò e decise di rimanere con la madre. Quest’ultima aveva avuto, nel 1945, una bambina da un soldato gallese, che fu però costretta a dare in adozione.
Nella primavera del 1946 la zia Mimi prese John sotto la propria protezione propria, così John si trasferì a Woolton.
Il piccolo John aveva dunque sei anni quando venne allontanato dalla madre per la prima volta. Nel 1946 Julia e Alfred divorziarono. Julia incontrò allora John ‘Bobby’ Dykins e decise di traslocare con lui e John, che nel frattempo non viveva più con gli zii, in un piccolo appartamento. Il padre di Julia mandò Mimi a fare un sopralluogo del nuovo appartamento della famiglia, e una volta giudicatolo inadeguato, John venne riportato da sua zia.
Nel 1947 nacque Julia Dykins, la sorellastra di John, e i genitori tornarono a vivere a Penny Lane (ricorda qualcosa?). Nel 1949 venne alla luce anche la seconda sorellastra di John, Jacqueline, detta Jakie, e la famiglia traslocò a Springwood.
Dopo aver terminato la scuola elementare, Lennon si iscrisse alla Quarry Bank High School, dove collezionò risultati negativi. Zia Mimi, dopo aver notato il talento del nipote nel disegnare, riuscì a farlo iscrivere, non senza fatica, al Liverpool College of Art. In quel periodo Lennon si avvicinò alla musica da autodidatta. Imparò dapprima a suonare un’armonica a bocca, poi venne a contatto con le produzioni musicali che furoreggiavano allora: Rock Around the Clock, Heartbreak Hotel di Elvis Presley.
Folgorato da questi brani, si fece regalare una chitarra alla buona dalla madre che gli insegnò anche gli accordi al banjo; e nel 1956 formò la sua prima band, i Quarrymen. Storica è la frase di zia Mimi che, vedendo il nipote sempre alle prese con la sua chitarra, gli disse: «La chitarra va bene, John, ma non ti darà certo da vivere». Qualche anno dopo, raggiunta la popolarità, Lennon avrebbe fatto incidere questa frase su una targa d’argento, mandandola alla zia.
Nel 1958 la madre Julia morì investita da un’auto guidata da un agente di polizia ubriaco.Qualche anno dopo John avrebbe ricordato la notte dell’incidente come la più brutta della sua vita: “Ho perso mia madre due volte. Una volta da bambino a cinque anni e poi ancora a diciassette. Mi diede molta, molta amarezza. Avevo appena iniziato a ristabilire una relazione con lei quando fu uccisa”. Durante un concerto dei Quarrymen, John incontrò Paul McCartney e andò a formarsi così il nucleo centrale dei futuri Beatles. McCartney aveva a sua volta perso la madre nel 1956 per un tumore al seno. In casa di zia Mimi, Lennon visse fino al 1963. In quella casa sarebbero nate le prime canzoni dei Beatles. Assieme a McCartney, Lennon si sarebbe ritirato spesso nella tranquilla dimora al fine di trarre ispirazione per nuove canzoni.

Nel magico decennio 1960 – 1970, insieme a Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, fondò e fece conoscere al mondo i Beatles, che cambiarono per sempre il panorama musicale mondiale.
John durante questo periodo si dimostrò un artista eclettico, riuscendo a farsi apprezzare anche come attore, sia nei film dei Beatles (Tutti per uno, Aiuto!, Magical Mystery Tour), sia in pellicole non musicali (Come ho vinto la guerra), e persino come scrittore (In His Own Write e A Spaniard in the Works ) vincendo dei premi letterari. L’aspetto di John, però, che colpì maggiormente il pubblico e i critici fu senz’altro il suo umorismo dissacrante e sardonico nei confronti delle istituzioni. Famosa a proposito rimane una sua frase rivolta al pubblico il 4 novembre 1963, durante il “Royal Variety Performance”, serata di gala che si tiene alla presenza della Famiglia Reale Inglese rappresentata in quella occasione dalla Regina Madre e dalla Principessa Margaret: “Per la nostra ultima canzone vi chiedo un aiuto. Le persone nei posti economici possono applaudire… gli altri possono agitare i loro gioielli“.

Una volta terminata l’esperienza con i Beatles, Lennon intraprese (affiancato dalla sua seconda moglie, Yoko Ono) una carriera da solista ma non solo, fu anche autore di disegni e poesie, attivista politico e pacifista. Famoso fu l’episodio del bed-in di protesta nella camera 1902 dell’Hilton Hotel di Amsterdam, contro la guerra in Vietnam. A questo bed-in ne seguirono altri, durante uno dei quali fu scritta e registrata (direttamente dal letto e in pigiama, precursore dello smart working) , insieme alla Plastic Ono Band, la canzone Give Peace a Chance.
A Plastic Ono Band seguì il primo trionfo di Lennon come solista, l’album Imagine, arrivato ai primi posti delle classifiche, sia in Europa sia negli Stati Uniti. L’album sarebbe diventato il suo disco di maggior successo, soprattutto grazie alla grande notorietà della title track, diventata un inno internazionale del pacifismo.
Questo forte attivismo gli causò problemi con le autorità statunitensi, che per lungo tempo spiarono tutte le sue attività e quelle della moglie Yōko Ono, considerandolo un sovversivo e rifiutandogli più volte la Green Card.
Poche settimane dopo l’uscita del disco Double Fantasy, la sera dell’8 dicembre 1980 alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all’ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiedeva nell’Upper West Side a New York), un venticinquenne squilibrato di nome Mark David Chapman esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo alle spalle quattro volte (il quinto colpo non andò a segno) mentre esclamava: «Hey, Mr. Lennon». Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23:15.
Lennon si sposò due volte: dal primo matrimonio con Cynthia Powell ebbe il figlio Julian, mentre dal secondo matrimonio con l’artista giapponese Yoko Ono nacque il figlio Sean. Entrambi i figli hanno seguito la carriera artistica del padre. Dopo il matrimonio con Yoko, John cambiò legalmente il proprio nome in John Winston Ono Lennon.
Ottavia Squarti