Si è svolta ieri sera la premiazione della 66esima edizione dei David di Donatello, in presenza tra gli studi televisivi Fabrizio Frizzi e il Teatro dell’opera di Roma. Condotta da Carlo Conti al cospetto di una platea di candidati divisi in tavoli, sulla scia dei passati Golden Globe e della recente edizione degli Oscar.
Cerimonia sobria, intervallata da momenti emozionanti come i ricordi musicali dedicati al Maestro Ennio Morricone e l’omaggio, al recentemente scomparso, Gigi Proietti.
È Volevo nascondermi ad aggiudicarsi i premi più importanti, Miglior Film, Migliore attore protagonista per Elio Germano e Miglior Regista per Giorgio Diritti, ma anche altri premi corollari come Migliore fotografia per Matteo Cocco, Migliore acconciatore per Aldo Signoretti, Miglior Suono e Scenografia.
Il riconoscimento come Migliore Attrice protagonista va alla grandissima Sophia Loren per La vita davanti a sé, accompagnata sul palco dal figlio e regista dello stesso film, Edoardo Ponti. I Migliori Attori non protagonisti sono invece: Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio entrambi per i loro ruoli ne L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia.
Tra le sorprese della serata, le vittorie nella categoria Miglior Regista esordiente a Pietro Castellitto per I Predatori e Migliore canzone originale a Checco Zalone per Immigrato in Tolo Tolo, a differenza delle previsioni che vedevano trionfare Laura Pausini con Io si.
A Diego Abatantuono e Monica Bellucci vanno i David Speciali e a Sandra Milo il Premio alla Carriera.
Standing ovation per la presenza sul palco della piccola Emma Torre che con il suo “Bravo Papà” ritira la statuetta per il padre Mattia, scomparso nel 2019, vincitore della categoria Migliore sceneggiatura originale per la pellicola Figli.
M. Cristina Migliorisi