Fumettibrutti e il canto d’amore verso se stessi

Fumettista e attivista, una “tritacazzi femminista”, vincitrice di numerosi premi, miglior esordiente a Lucca Comics & Games. Di chi stiamo parlando? Di Josephine Yole Signorelli aka Fumettibrutti. Ovviamente nella pride wave non potevamo non citare lei.

@fumettibrutti
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Classe 1991, è un fenomeno del fumetto italiano con i suoi fumetti e testi senza peli sulla lingua che raccontano la realtà in maniera spiazzante, mostrando i sogni disillusi della sua (nostra, in realtà) generazione.

È diventata famosa grazie ai social, attraverso i quali ha diffuso il suo messaggio e la sua arte, arrivando a pubblicare i suoi romanzi-graphic novel con Feltrinelli Comics (il potere dei social, gente, ma in questo caso ben venga): Romanzo esplicito (2018), P. La mia adolescenza trans (2019), Anestesia (2020).

@fumettibrutti
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Sicuramente non le manca la formazione: dopo essersi diplomata in grafica all’Istituto Statale d’Arte di Catania e poi seguendo corsi di pittura dell’Accademia delle Belle Arti, per trasferirsi poi a Bologna per frequentare il corso di specializzazione in “Linguaggi del Fumetto” all’Accademia felsinea. Eppure, i suoi sono fumettibrutti. Perché la tecnica non è importante per mandare un messaggio, ma è importante seguire il flusso dei pensieri, come una valvola di sfogo, e trasmetterli attraverso i suoi lavori, che arrivano immediatamente al cuore di tutti i suoi seguaci.

Nei suoi romanzi (casi editoriali), Fumettibrutti affronta la vita, se stessa e i dubbi che ogni corpo o storia nasconde.

La storia di un amore finito è protagonista di Romanzo esplicito, un racconto che coinvolge la vita passata e presente della protagonista. Attraverso i momenti cruciali della sua adolescenza (in cui ognuno di noi potrebbe rivedersi) rievoca quelle sensazioni ingenue e pure tipiche di quell’età, dall’incontro con un ragazzo all’evolversi tormentato della loro relazione, fino alla rottura tra i due.

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Nella seconda graphic novel P. La mia adolescenza trans, Fumettibrutti affronta la sua “riscoperta” sessuale, mostrando, aprendo e dilaniando dubbi e domande sul corpo e sull’universo transgender, decidendo di raccontare se stessa e la propria storia con brutale onestà. Anche questa è la storia di un adolescente, questa volta alla scoperta della propria identità di genere, l’accettazione del proprio corpo. Il tutto accompagnato da scuola, bullismo, vita familiare e sociale, sballi, incontri in rete. E la consapevolezza, infine, che l’amore è prima di tutto verso di sé.

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Il terzo tassello è occupato da Anestesia, un canto di lancinante purezza e un grido di libertà. Fumettibrutti affronta qui un’indagine introspettiva, che da molti punti di vista è universale. Porta l’attenzione sugli ostacoli che tribunali, istituzioni e aspettative sociali seminano sulla via di una piena realizzazione di sé. Afferma così l’importanza di difendere le proprie scelte, la propria identità.

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Poetica e brutale, disarmante e tagliente, così Josephine si fa portavoce dei dubbi che non tutti hanno il coraggio di accettare.

Noemi Spasari