Il miracolo della pittura: la graphic biography di Mark Rothko

Edito da Centauria, composto da oltre 120 pagine a colori, Mark Rothko. Il miracolo della pittura ripercorre la vita e il percorso del grande artista partendo dalla sua infanzia.

A curare i testi è Francesco Matteuzzi, le illustrazioni sono invece opera di Giovanni Scarduelli.

L’intero volume si snoda su una chiave di lettura che può essere vista nell’aspetto fanciullesco di Rothko: il libro è infatti impostato come un lungo e introverso dialogo tra il pittore e il se stesso bambino.

Questo espediente, di Marcus bambino che si confronta con il Mark Rothko adulto, viene utilizzato per soffermarsi su alcuni momenti cruciali della sua vita e della sua ricerca artistica, come i primi momenti con i surrealisti, passando poi al momento il cui gli furono commissionati gli Harvard Murals e il lavoro per la famosa Cappella di Houston. Nel racconto viene omessa la fine straziante dell’artista, che si suicida nel 1970, dopo anni di dipendenza da alcol e fumo, nonché una vita segnata dalla depressione.

Il volume è suddiviso in tre parti: La forma e lo spazio, La figura e l’essenza, L’arte e la vita.

L’intera opera è strutturata con uno scherma che ricorda le opere dell’artista: la copertina, ad esempio, è composta da due grandi rettangoli dai bordi frastagliati (proprio come le sue opere più note) da cui emerge la figura di Rothko.

La scelta dei colori ha una struttura circolare: le prime pagine sono dominate dal giallo, che andrà a unirsi al rosso, fino a esserne completamente sostituito; questo effetto è presente nelle pagine dedicate all’incontro delle personalità dell’artista. Questa scelta è giustificabile attribuendo il colore giallo all’aspetto infantile e ingenuo del personaggio e il colore rosso, che pian piano prende il sopravvento e unisce le due parti della personalità, che rappresenta l’uomo adulto con tutti i suoi difetti.

A testimonianza di questo vediamo come proprio nelle prime pagine il bambino a dialogo con l’uomo fugga dalla “parte rossa” verso il giallo.

Il risultato che si ottiene è che l’essenza dell’artista e dell’essere umano è resa con pathos attraverso l’utilizzo di citazioni indirette della gamma cromatica ricorrente, ma anche nelle allusioni allo stile dell’artista e nella raffigurazione del tipico gesto ampio che lo ha caratterizzato.

Un volume che mette a nudo la figura di questo artista sfruttando il suo stesso linguaggio pittorico e quel che resta al lettore è Il miracolo della pittura, come suggerisce il sottotitolo, una manifestazione reale e concreta che proprio in Rothko trovò una delle sue espressioni più immateriali e spirituali.

Noemi Spasari