Benvenuti al secondo appuntamento dedicato al mese del Pride, dove si parlerà del teen drama nelle serie serie tv LGBTQ. I nuovi prodotti seriali sono sempre più inclusivi e attenti alle tematiche delle nuove identità di genere e contro ogni discriminazione.

I teen drama prima di Glee
Chiunque è cresciuto con il suo telefilm americano generazionale del cuore. Prendiamo ad esempio Buffy, che oltre ad insegnarci come ammazzare un vampiro ci ha mostrato l’amore tra la migliore amica della protagonista Willow e la strega Tara. Poi c’è stato Jack di Dawson’s Creek, che dopo aver avuto una breve relazione con Joey al liceo capisce di essere omossessuale.
In The OC assistiamo alla storia travagliata di Marissa con la bisessuale Alex. Invece in Gossip Girl assistiamo ad uno dei primi coming out adolescenziali, quello di Eric, il fratellino di Serena Van der Woodsen. Per concludere Emily, una delle quattro protagoniste di Pretty Little Liars, fin dai primi episodi si dichiara lesbica.

Ma arriviamo al teen drama che più ha cambiato la concezione di accettazione e di credere in se stessi anche quando hai tutti contro. Ovviamente sto parlando di Glee, che soprattutto nelle prime stagioni ha esaminato ed eliminato gli stereotipi delle scuole superiori.
Glee creata da Ryan Murphy si differenza da tutto quello che si è visto prima anche perché porta sul piccolo schermo una serie musical. Il Glee Club diventa il luogo di ritrovo per ragazzi di differente estrazione sociale e religiosa in cui esprimere le proprio emozioni e affrontare i problemi della vita.
Tra coreografie e numeri canori questa serie ha cercato di sensibilizzare il pubblico più giovane su temi importanti come la tolleranza e i diritti LGBTQ e disabili, sempre con ironia ma anche con veri momenti commoventi.

Sex Education di Laurie Nunn
Netflix ci ha provato prima con la trasposizione del romanzo 13 Reasons Why, poi con Elitè, il Gossip Girl spagnolo in salsa thriller e anche con Atypical, ma solo con Sex Education è riuscito nel suo intento, creare un vero teen drama inclusivo.
Sex Education è una serie britannica sulla scoperta della sessualità tra i banchi di scuola che viene affrontata in modo sincero e naturale, con qualche imbarazzo iniziale.
Questa teen serie ambientata in un paese nel Regno Unito segue le vicende di Otis, un comune adolescente ma che vive con una madre scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale. Oltre al protagonista possiamo conoscere anche Eric, un ragazzo omosessuale proveniente da una famiglia africana, Adam il figlio del preside bisessuale, Ola che si dichiara pansessuale e Florence che scopre d’essere asessuale.

Euphoria di Sam Levinson
Euphoria è forse l’unica erede di quello che è stato lo spregiudicato Skins, ed è anche il primo teen drama di HBO. Una vera novità per il panorama televisivo di questo canale, che trasporterà il pubblico nell’universo dei liceali alle prime armi con l’amore ma anche con il sesso e le droghe.
La protagonista è Rue, interpretata da Zendaya, che ha trovato nella droga un rifugio dai disturbi mentali che l’accompagnano da sempre. Accanto a lei c’è anche Hunter Schafer, che interpreta il ruolo della diciassettenne Jules, una ragazza transgender, come l’attrice stessa.
Le novità di questa serie teen non sono tanto i temi forti, ma come vengono raccontati, attraverso una regia che con i movimenti di macchina dinamici, ci fanno esplorare la mente degli adolescenti.

Teen drama del futuro
HBO dopo la collaborazione con Luca Guadagnino per We Are Who We Are, miniserie ambientata in una base militare in Veneto, con liceali che si battono contro agli schemi gender tradizionali, ha deciso di investire proprio nei teen drama.
Infatti a breve a luglio sarà disponibile, solo per la piattaforma streaming statunitense HBO Max, il reebot di Gossip Girl. Questa nuova versione di una delle serie più gossipare di sempre, sarà inclusiva sia per l’aspetto queer ma anche per quello del movimento Black Lives Matter.

Se volete vedere un bel film italiano con tematiche LGBTQ, vi consiglio questo nostro articolo su Maschile Singolare.
Simona Adele Tavola