
Inventing Anna, è il nuovo successo di Netflix, reso disponibile in streaming lo scorso 11 Febbraio. Questa miniserie di Shonda Rhimes è ispirata dall’articolo, pubblicato sul New York Magazine, dal titolo: “How Anna Delvey Tricked New York’s Party People”, e racconta la storia di una finta ereditiera tedesca, diventata poi la più grande truffatrice di New York.
Gran parte della trama della serie segue Vivian Kent, che si ispira alla giornalista Jessica Pressler, che proverà a finire la storia prima che venga alla luce suo figlio. Inventing Anna è una messa in scena della vera vita di Anna Delvey, nata Anna Sorkin e non vi biasimiamo se ora andrete alla ricerca su internet di quanto ci sia di vero o di falso.
C’è qualcosa di accattivante nelle vere storie di truffe, soprattutto quando la protagonista è poco più che ventenne. Anna Delvey non solo ha fatto credere di essere una ricca ragazza con un fondo fiduciario, ma ha cercato di fregare delle banche americane con l’intento di prendere in prestito 22 milioni di dollari per fondare un suo club privato.
Ecco cinque motivi per iniziare a guardare subito questa serie.
1. È tratto da una storia vera

Sembra assurdo, ma è proprio così! Anna Delvey esiste davvero ed ha fatto davvero questa mega truffa ingannando tantissime persone (le sue frodi sono datate dal 2013 al 2017). La Sorokin infatti tra il 2013 e il 2017 ha finto di essere una ricca ereditiera tedesca cambiando il cognome in Delvey. Nel 2017 è stata arrestata con l’accusa di frode verso banche, hotel e conoscenti per un totale di 275.000 $.
2. Glamour e lusso

Vestiti, gioielli, alberghi, barche, vacanze. Tutto nel mondo di Anna Delvey è estremamente glamour. Come non sognare una vacanza in Marocco si estremo lusso? Ecco magari non lasciando nei guai un’amica. La stessa Anna Delvey Foundation è lusso allo stato puro (infatti richiedeva un cospicuo finanziamento).
3. Il mondo del giornalismo da un nuovo punto di vista

La storia di Anna Delvey è raccontata dalla giornalista Vivian Kent (parente di Clark?). Vivian ci fa vedere la vita di un giornalista da tanti punti di vista: l’approvazione del lavoro, l’ossessione, il lavoro di ricerca, la difficoltà delle interviste, il tempo che non è mai abbastanza e soprattutto il distacco che deve esserci fra il giornalista e il caso che sta trattando, che è probabilmente il compito più arduo.
4. Scriberia

L’angolo dei “vecchietti”, i colleghi di Vivian che l’hanno aiutata e supportata in questa folle impresa. Li abbiamo amati. La loro ironia, il loro essere un po’ boomer, lo spirito di squadra. Sono i colleghi che in realtà vorremmo avere tutti.
5. L’arte

Anna fa proprio la bella vita in questi suoi anni da truffatrice a New York. Fra le tante cose Anna che amava fare nelle sue giornate era frequentare le numerose gallerie d’arte della città e consigliare quadri ai suoi conoscenti.
Infatti il suo obiettivo era quello di creare una sua fondazione privata: la Anna Delvey Foundation, dove avrebbe organizzato anche mostre di giovani artisti.
Vi abbiamo convinti?
Continuate a leggerci su Teste d’Uovo!
Simona Adele Tavola
Noemi Spasari