Latina, giorni nostri. Elio Germano interpreta Massimo Sisti, un benestante dentista che conduce un’esistenza serena e tranquilla. Vive in una grande villa con sua moglie Alessandra e le due figlie, che adora. Al lavoro e alla dedizione per la sua famiglia alterna delle uscite con Simone, interpretato da Maurizio Lastrico, amico intimo.
La vita di Massimo viene stravolta improvvisamente quando, scendendo nella cantina della sua villa, trova una giovane ragazza, poco più che adolescente, legata e imbavagliata.
In novanta minuti i fratelli D’Innocenzo cristallizzano un’opera oscura e strabiliante, dove gli elementi del dramma si sposano tra loro senza prevalere singolarmente, ma suggellandosi in una solida unità. Ogni attimo di America Latina profuma di tensione che permea ora la luce, ora l’oscurità. La scenografia gronda di elementi noir, thriller e perfino horror, restituisce un senso di terribile ma lucida claustrofobia. La storia si costruisce sgretolandosi lentamente, travolge i personaggi svelandone gli aspetti più tormentati. Gli interpreti assecondano i nodi del dramma con grande linearità, regalano emozioni così contrastanti che è impossibile non restare sulle spine.
![Dall'articolo: America Latina, il trailer e il poster ufficiali del film [HD].](https://pad.mymovies.it/cinemanews/2021/179209/coverlg_home.jpg)
Interessante anche il leitmotiv del film rappresentato dall’acqua, metafora di vita e morte, “colonna sonora” delle paure e dei desideri più intimi dei personaggi. L’ultima opera dei D’Innocenzo trae forza dagli elementi fondamentali del cinema, restituisce un senso primitivo e schietto ai significati, senza retorica né banalità.
Alessandro Elena