Le recensioni (semi)serie dei film visti a Venezia 79

Ormai ci siamo, stasera saranno decretati i vincitori dei premi di Venezia 79. Teste d’uovo, anche quest’anno, ha avuto l’occasione di vivere la prima settimana della Mostra internazionale d’arte cinematografica e soprattutto la fortuna di guardare dei bellissimi film. Vediamo insieme i nostri preferiti visti al Lido di Venezia.

White Noise

La trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Don DeLillo si è rivelato il miglior titolo d’apertura che non si vedeva da La La Land. Venezia 79 ha inaugurato con White Noise che si svela un mix di generi, dove si passa dal dramma familiare, al catastrofico e alla fine al thriller ma strizzando l’occhio alla pandemia, rappresentata come una nuvola nera. Adam Driver, con la sua intepretazione del professore di studi hitlerian, si porta sulle spalle tutto il peso della storia. Il finale musical nel supermercato dei titoli di coda una vera chicca.

Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades

Bardo è surreale ma è anche una critica sulla questione Messico-Stati Uniti d’America con le condizioni disperate degli immigrati. Questo lungometraggio di Alejandro González Iñárritu, pieno di lunghi piani sequenze come in Birdman, si rivela in realtà un auto-fiction sulla sua vita da immigrato privilegiato e lo fa attraverso il protagonista, suo alter ego, il documentarista Silverio Gama. Le scene più assurde sono le più divertenti, ma c’è un unico problema è lungo e tre ore di film sono troppe.

Bones and All

Questo film è tutto il cinema che Luca Guadagnino ci ha mostrato negli anni: cura dell’estetica, amore per il cibo e per i sentimenti tra due giovani amanti con in più quell’horror sublime già visto nel suo Suspiria. Bones and All è un road movie, ma è anche un racconto di formazione, una delle tematiche che più il regista italiano riesce a spiegare e mostrare in tutte le sue sfumature. Questo si rivela il lungometraggio più sincero e dolce di Guadagnino, anche se si mangia la carne umana fino all’osso.

The Whale

Darren Aronofsky ha sorpreso tutti, in bene, con The Whale. Questa pellicola è l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale del 2012 scritta da Samuel D. Hunter, autore anche della sceneggiatura. Spero veramente tanto nella Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile per l’attore protagonista Brendan Fraser. Impossibile finire la visione del film senza aver fatto fuori un pacchetto intero di fazzolettI.

The Banshees of Inisherin

Martin McDonagh porta sullo schermo una commedia rurale irlandese che si trasforma in una favola nera. I due protagonisti di The Banshees of Inisherin sono interpretati da Colin Farrell e Brendan Gleeson che si riuniscono dopo aver già lavorato In Bruges, sempre dello stesso regista. Per quanto mi riguarda questo film sull’amicizia possiede ironia ma senza cadere nella banalità. Deve vincere il Leone d’oro come miglior film.