Luca Pixar: il film che parla di diversità e amicizia

La prima volta che ho visto, qualche mese fa, il trailer di Luca Pixar, ho provato le stesse sensazioni di quando ho sfogliato le pagine di quel romanzo celebre ambientato in estate di André Aciman. Chiamami col tuo nome, da cui poi il nostro Luca Guadagnino, ne ha tratto uno dei film italiani più celebrati all’estero degli ultimi anni.

La vicenda che viene raccontata nel libro è collocata, non nella campagna lombarda in provincia di Crema del lungometraggio, ma in Liguria come nel film d’animazione di Enrico Casarosa.

Dove è ambientato Luca Pixar

Questo nuovo film d’animazione Pixar, è ambientato tra gli anni Cinquanta e Sessanta in una splendida cittadina che ricorda tantissimo le Cinque Terre. Il nome Portorosso non è altro che il mix delle due località di mare Porto Venere e Monte Rosso e la piazza del paese è ispirata a quella di Vernazza.

Ma in Luca non si vedono solo gli omaggi alle località della riviera con i tramonti del Mar Ligure, le stradine strette in salita che si percorrono a bordo di una bici, ancora meglio montando una Vespa Piaggio, ma anche alla nostra cultura in generale.

Impossibile non notare le numerose locandine sparse in giro per il villaggio di pescatori, che ritraggono film celebri come La Strada di Federico Fellini con Giulietta Masina o quello più hollywoodiano di Vacanze romane.

Pesto, gelato e focaccia

Ma se si parla del patrimonio culturale ovviamente non può mancare l’arte culinaria con il nostro cibo apprezzato da tutti. Quindi non mancano scene in cui vengono ritratte due vecchine che si gustano un cono gelato o bambini che sgranocchiano su una panchina una focaccia.

Il regista Casarosa omaggia anche uno dei nostri primi piatti più amati di sempre cioè la pasta. Evocativa la scena in cui i due protagonisti Luca e Alberto mangiano per la prima volta le trenette al pesto in perfetto stile Alberto Sordi in Un americano a Roma.

Luca come Ariel e Nemo

Secondo la biologia Disney, nel Mar Mediterraneo vivono dei mostri marini che si trasformano in umani sulla terraferma, ma appena toccano l’acqua riemergono rapidamente sia le branchie che le loro pinne.

Questo film Pixar è la perfetta fusione tra le leggende di radice folkloriste stile La Sirenetta, il Pinocchio di Collodi ma anche il più pop Alla ricerca di Nemo. Entrambi i personaggi, appena citati, sfidano l’autorità dei genitori per buttarsi in fantastiche, ma anche pericolose, avventure in terre sconosciute.

Luca Paguro, una creatura acquatica preadolescente, stanco di fare il pastore sottomarino di pesci simili a pecore scappa sulla superficie e su un’isola incontra e fa amicizia con Alberto Scorfano. Un altro mutaforma ma adolescente che diventa una sorta di Huckleberry Finn per Luca che decide di rimanere sulla terra.

Portorosso e i suoi abitanti

Il legame tra Luca e Alberto si complica quando si trasferiscono a Portorosso e conoscono Giulia Marcovaldo, una ragazzina italiana estroversa e amante dei libri. Giulia all’inizio un po’ scettica nei confronti dei coetanei forestieri, li recluta poi nella sua squadra di triathlon e li invita a vivere a casa sua. Qui i due ragazzini conoscono il padre pescatore cuoco Massimo e il gatto Macchiavelli, il primo a capire la vera natura di Alberto e Luca.

Come tutte le storie targate Disney anche qui troviamo una nemesi, il prepotente Ercole, da sempre odiato da Giulia, che ogni anno si batte contro di lui durante la gara a tre tappe del triathlon. Ercole cercherà in tutti i modi di umiliare Alberto e poi Luca, mostrando ai cittadini che in realtà i due ragazzini sono la conferma che le leggende non mentono.

Per concludere questo film d’animazione è la storia di formazione, diversità e d’amicizia tra Luca, Alberto e Giulia durante un’estate indimenticabile che gli cambierà la vita per sempre.

Luca Pixar è sbarcato direttamente il 18 giugno, e purtroppo, solo in streaming ed è disponibile sulla piattaforma Disney+.

State cercando un libro da leggere in spiaggia ecco qui il nostro consiglio di lettura: L’ isola di Arturo.

Simona Adele Tavola