Scoprendo Vitti: i cinque film da recuperare

Musa dell’incomunicabilità per Antonioni, controparte e mai spalla nelle agrodolci commedie all’italiana, Monica Vitti (nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli) è icona incontrastata e istrionica mattatrice di un cinema nostrano in cui la donna ha spesso interpretato ruoli di secondo piano. Ricordata principalmente come Dea in “Polvere di Stelle”, Raffaella in “Amore mio aiutami“, entrambi con Alberto Sordi, o Assunta ne “La Ragazza con la pistola”, Vitti è stata tanto (tanto) altro. Per questo vogliamo ricordare cinque film poco noti o dimenticati da recuperare assolutamente.

Il disco volante (1964)

Fantascienza e satira si fondono nella pellicola diretta da Tinto Brass. Vitti si cimenta per la prima volta in un ruolo comico interpretando Dolores, l’amante di uno dei personaggi di Sordi. Il film conferma la sua versatilità e sancisce l’incontro con l’attore romano.

“E poi sono stufa di uomini che sognano, voglio un uomo normale”

Vitti

Ti ho sposato per allegria (1967)

Dopo averla diretta negli episodi “La Sospirosa” nel film “Alta Infedeltà” e “Fata Sabina” ne “Le Fate”, Luciano Salce la sceglie per l’adattamento della commedia di Natalia Ginzburg. Opera riconducibile alle logiche della pop-art e al design del fumetto, Vitti è la dirompente Giuliana, parte femminile di un’unione borghese.

“Io con i pessimismi non ci so stare. Mi si attacca il pessimismo anche a me ”

Vitti

Gli ordini sono ordini (1972)

Raffinato lavoro con la regia di Franco Giraldi in cui Vitti sfoggia nuovamente le sue doti interpretative nell’incarnare Giorgia, una borghese insofferente al ruolo impostale su cui riflette con profonda ironia e consapevolezza. Il finale è un inno scanzonato all’indipendenza femminile.

“Io non vi lascio vivere così”

Vitti

L’anatra all’arancia (1975)

Un pas de deux matrimoniale fatto di colpi bassi, ripicche e dimostrazioni d’amore con Ugo Tognazzi, diretto di nuovo da Salce e ancora adattamento teatrale (dall’omonima pièce di Marc-Gilbert Sauvajon, William Douglas-Home). Lei è Lisa una caustica e volubile moglie che utilizzerà ogni metodo, più o meno lecito, per rivaleggiare emotivamente con il marito.

“Che ci metto nella valigia per andarmene per sempre”

vitti

Amori miei (1978)

Annalisa è una donna ‘biandrica’, corrispettivo femminile di bigamo. Contraria ad avere l’amante, sceglie di avere due mariti e quindi due vite distinte che inevitabilmente andranno a mescolarsi. Il film è con la regia di Steno ed è un vero e proprio palcoscenico con una sola protagonista, Vitti, e gli altri di contorno.

“Per salvare il mio matrimonio dovevo imitare le donne kurumbe? L’ho fatto: due mesi fa mi sono sposata per la seconda volta…”

vitti

Da non dimenticare, per sottolineare la sua artisticità a tutto tondo, è anche Scandalo segreto (1990), unico film diretto ed interpretato dalla stessa Vitti.

Miriam Raccosta

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